Il ritorno e la sorpresa...
Il suo commento "decodifica" perfettamente il nostro nuovo disco "Opera Seconda", e coglie alla perfezione lo spirito e il percorso artistico che ha guidato le nostre scelte.
Per questo abbiamo deciso di condividerlo con tutti gli "amici veri" che frequentano il nostro sito.
RDR
Opera Seconda: il ritorno e la sorpresa
Scritto da StantonParish il 17 ottobre 2012 su www.lafeltrinelli.it
«Dopo quasi 40 anni, i Pooh ritornano all'orchestra sinfonica. Il fan di lunga data alla lettura della tracklist visualizzerà immediatamente in cosa consista il ritorno: gli 11 brani dell'album provengono tutti dalla discografia precedente del gruppo. Ma non ci si lasci ingannare: basterà inserire il cd nel lettore per essere colpiti a fondo dalla sorpresa. Questa non è una raccolta. I brani non sono stati remixati o rimasterizzati. Siamo davanti a un'accurato lavoro di intarsio da parte di un validissimo arrangiatore, Danilo Ballo. Il quale, nell'inserire un'orchestra di 67 elementi a corredo dei brani, non indulge in squallide operazioni di chirurgia sonora post mortem ai quali purtroppo il mercato discografico ci ha abituati ultimamente. Opera Seconda risponde a questo tipo di trovate con una totale RIESECUZIONE DA ZERO dei brani. Pur provenendo da album e periodi diversi e spesso stridenti tra loro della storia del gruppo, le 11 tracce ricevono una vita radicalmente nuova e soprattutto OMOGENEA: perché il risultato finale è un'unica, lunga suite da ascoltare interamente e senza interruzioni. I singoli brani ricevono tutto il loro valore solo e soltanto dalla visione d'insieme. Troviamo cavalcate rock sinfoniche ammiccanti al progressive ("Sara nel sole", "canterò per te", "Se c'è un posto nel tuo cuore", "quaderno di donna", "chi fermerò la musica", "lindbergh"), lirici inni all'amore che torna ("E' bello riaverti"), suggestioni mediterranee in stile Santana ("Maria Marea") e intimi momenti di pop contemporaneo dalle suggestioni americane ("ci penserò domani" e "pierre" riportano sfumature eleganti e limpidezza di arrangiamento riconducibili all'influenza di Burt Bacharach e "in diretta nel vento" riesce a sposare una ritmica r'n'b a un malinconico violoncello solista e a dei delicati ricami di chitarra elettrica). Il tutto perfettamente equilibrato e coerente all'orecchio. Il fan dei Pooh potrà apprezzare estremamente o potrà rifugiarsi nostalgicamente negli originali. Opera Seconda non è una facile strenna per i fan incalliti e nemmeno un tentativo in extremis di convertire gli scettici: è un platter di ottima musica, composta ieri e suonata benissimo e con approccio molto moderno oggi. Se siete ascoltatori eclettici e privi di preconcetti, disposti ad accogliere più influenze (vecchie e nuove) possibile nella vostra discografia, e se per voi i Pooh sono degni di qualche ascolto in più e non soltanto dei produttori di canzoncine da domenica in, credo che il target di riferimento dell'album siate proprio voi.»