Quarant’anni da Pooh

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Sono le quattro del pomeriggio mentre sto scrivendo questa lettera...ho aspettato quest'ora proprio perché a quest'ora, quarant'anni fa fu firmata al n°4 di Galleria del Corso a Milano la cessione del mio "cartellino" da parte della mia prima casa discografica, la Bla-Bla records alla Pooh s.n.c.

 

Era giovedì 15 febbraio 1973, e da quel momento davvero cominciava la mia avventura con i Pooh. Tra gennaio e febbraio ci eravamo già visti varie volte, ero andato al primo incontro a Bergamo, avevamo fatto il famoso provino a Roncobilaccio ed ero andato anche a sentire un paio di loro serate nelle Marche... ma nessuno ancora aveva ufficializzato la cosa...e solo da quel momento uscì la notizia del mio ingresso nei Pooh, al posto di Riccardo Fogli, che lasciava il gruppo per amore di Patty Pravo (che da quel giorno divenne per me Santa Nicoletta Strambelli da Venezia).

 

La notizia fu suffragata anche da un grande servizio fotografico con la nuova formazione, fatto per Sorrisi e Canzoni, a Roma, in Via dei Gracchi, in un Hotel dove andava sempre la CGD, alla presenza di Piero Sugar e Caterina Caselli, Gigi Vesigna e Rosanna Mani (di Sorrisi), Giancarlo Lucariello (l'allora produttore) e Ivo Saggini (l'allora impresario).

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In quei giorni tutto girava così velocemente che non riuscivo a mettere a fuoco e a gustare niente...ma tutto mi sembrava straordinario, la mia vita era illuminata da un raggio di luce nuovo, forte e caldo...certo non potevo immaginare che il viaggio sarebbe stato tanto lungo e tanto bello, ma fin dal primo giorno ho cercato di dare e portare tutto ciò che di buono avevo e che potesse in qualche modo servire al gruppo.

E in tutti questi anni, se ho dato, ho anche avuto...e ho avuto davvero tanto...ho avuto la possibilità di crescere al fianco di persone incredibili, che nel tempo sono diventate prima amici e poi fratelli, ho avuto la possibilità di pensare e realizzare tanti miei sogni senza doverli intristire con alcun preventivo...ma soprattutto ho avuto la possibilità di conoscere e di farmi conoscere da un popolo (quello dei Pooh) che antepone la passione al ragionamento, il cuore alla mente...persone straordinarie e folli sognatori che sanno cogliere le più piccole e diverse sfumature in ogni concerto dello stesso tour che vengono a rivedere...persone che vivono ogni concerto come una liturgia, anche se molte di loro si sono ormai affrancate come persone amiche e non più fan , per meriti sul campo!

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A volte ho la sensazione che tutto sia cominciato ieri... e pur ripercorrendo mentalmente il milione di cose che ho fatto in tutti questi anni, non mi sembra che sia passato tanto tempo...quarant'anni sono una vita, e quarant'anni da Pooh forse sono anche un po' di più di una vita...di sicuro non mi sono annoiato...non è nella mia indole provare noia e con loro è praticamente impossibile che questo accada...mentre stiamo realizzando un progetto siamo già proiettati a pensarne o a prepararne uno di nuovo...è sempre stato così...è stata la nostra forza...e al di là delle qualità artistiche che non spetta a me mettere sul piatto, noi abbiamo vinto anche perché abbiamo lavorato molto di più di tanti altri che sono partiti con noi e che si sono persi per strada!!!

Certo vivere da Pooh ti porta a rinunciare a tanti momenti della tua vita privata...e la musica assume spesso un ruolo predominante sulle "tue" piccole e grandi cose ...di sicuro per il lavoro ho rubato tempo alle persone che amo, alla mia famiglia, ai miei genitori...il giorno dopo che è morto mio padre sono andato a Milano alla presentazione del disco "La grande festa"...è successo a me ma negli anni è successo anche ai miei colleghi di dover condividere il lavoro con grandi dolori.

Ma la musica fa bene e quello che ti dà è immenso...ecco perché siamo saliti sul palco sempre, anche quando stavamo davvero male... ci siamo accorti che con la musica e l'abbraccio del pubblico si guarisce prima che stare a letto!

E allora se dovessi fare un consuntivo di questa mia vita da Pooh posso dire che rifarei tutto e forse anche di più!

Siccome però i consuntivi si fanno alla fine, e sinceramente io voglio andare avanti e avanti e avanti con e nella musica,non dico altro che grazie...a tutti, ma soprattutto...

"grazie a questa vita...che mi ha dato tanto"

Red