DOMENICA A VERISSIMO
Domenica 30 novembre saremo a Verissimo da Silvia Toffanin dalle ore 16.00 in tv su Canale 5 e in contemporanea streaming su verissimo.it

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Sono passati cinque anni da quando Stefano ci ha lasciati. A volte sembra un’eternità, a volte sembra ieri. Non è mai tempo per andare via.
Oltre alla musica, alla poesia e all’impegno professionale, quello che più ci manca di Stefano è il modo giocoso con il quale affrontava la vita. La sua ironia, che trasformava un raffreddore in una “traggedia” con 2 g, come diceva lui e un vero problema in un niente: “Va tutto bene, ho solo il covid”, disse poco prima di andarsene.
Stefano ci sarà sempre, in maniera seria e profonda. Solo noi sappiamo quanto e come lui “sarà con noi”, ogni sera, sul palco, con la sua intelligente “leggerezza” nell’affrontare la vita che ci ha lasciato in eredità.
Ciao Stè!
ROBY, DODI, RED e RICCARDO

Il logo dei Pooh nei primi anni ha avuto tante trasformazioni, un po’ come la formazione stessa: infatti ci sono stati tanti cambiamenti, sia del logo che tra i componenti. Poi, dal ‘73, la formazione è rimasta sempre la stessa.
La musica e i live dei Pooh assumevano un respiro sempre più ampio: dalle balere ai teatri, ai palasport, agli stadi. Nel ‘78 sentirono il bisogno di “marchiare” il gruppo con un logo riconoscibile, anche al primo sguardo.
Red aveva già fatto un paio di tentativi ma non era soddisfatto. Serviva qualcosa subito riconoscibile, come il logo della Coca Cola, o di band come i Chicago e gli Yes. Proprio a questi si ispirò l’amico Paolo Steffan (già bassista dei Capsicum Red e ottimo disegnatore). Nacque così il famoso logo dei Pooh, apparso per la prima volta nel 1978 sulla copertina di "Boomerang", nella prima versione originale, dipinto ad olio su tela.
Da allora il percorso non si è più interrotto e il logo è apparso in mille colori e materiali differenti: dal plexiglas, al legno, alla cioccolata, all’acciaiola, all’oro e ora ai diamanti, per festeggiare i nostri 60 anni insieme.
Di sicuro quando, poco più che ragazzi, abbiamo cominciato questo lungo viaggio, nessuno di noi poteva immaginare che un giorno al posto delle due "O" all’interno del logo POOH avremmo messo il numero 60.
È un miracolo vero e proprio quello che ci è successo: trovare quattro ragazzi felici di crescere dentro allo stesso sogno e seguirlo con passione, come noi abbiamo fatto.
Le band si sciolgono proprio perché i sogni dei vari componenti prendono direzioni diverse. Questo è il logo che racconta di questo traguardo, di questa nuova avventura che sarà una grande occasione per festeggiare e onorare la nostra musica, insieme a chi da sessant’anni ci segue e ci vuole bene.